I dati di riferimento sullo stato delle emissioni dei gas serra in Italia sono forniti da due Report:

– il National Inventory Report 2021 e l’Informative Inventory report 2021.

I due rapporti raffigurano il quadro globale e di dettaglio della situazione nazionale sull’andamento dei gas serra dal 1990 al 2019 accompagnati da un focus sulle emissioni provenienti dai trasporti su strada.

Nell’anno 2019 – rivela l’Ispra – le emissioni di gas serra diminuiscono del 19% rispetto al 1990. Questa diminuzione è dovuta alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili, all’incremento dell’efficienza energetica nei settori industriali e alla riduzione dell’uso del carbone.

I settori che sono responsabili di circa la metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti sono la produzione di energia e dei trasporti. I trasporti, che mostra un aumento del 3,2% rispetto al 1990, riflette il trend osservato nel consumo di combustibile per il trasporto su strada e che, nel periodo di riferimento, registra un aumento delle percorrenze complessive (veicoli-km) di circa il 22%.

In Italia il consumo di metano nel settore civile era già diffuso nei primi anni ’90 e la crescita delle emissioni, è determinata dall’aumento del numero delle abitazioni e dei relativi impianti di riscaldamento oltre che ai fattori climatici annuali.

Sulla base dei dati disponibili per il 2020, a causa delle restrizioni alla mobilità dovute al COVID-19 su tutto il territorio nazionale, l’Ispra stima le seguenti riduzioni:

  • delle emissioni per la produzione di energia elettrica pari a (-12,6%),
  • per la minore domanda di energia, nei settori, industria (-9,9%), trasporti (-16,8%) a causa della riduzione della mobilità in ambito urbano, e riscaldamento (- 5,8%) per la chiusura parziale o totale degli edifici pubblici e delle attività commerciali.